L’incontro con Giovanni Profondo

Amalia Santiangeli e il suo nuovo racconto targato flower-ed

Salve a tutti!

"Quel giorno che incontrai Johnny Depp" di Amalia SantiangeliIn questa notte torno tra voi per parlarvi del cortesissimo regalo di Natale ricevuto dalla flower-ed. Si tratta dell’ultimo racconto, in formato e-book, della bravissima Amalia Santiangeli intitolato “Quel giorno che incontrai Johnny Depp“. Immaginatevi come reagireste se, in un giorno qualunque, mentre state aspettando di incontrarvi con un amico per un caffé, vi vedeste comparire davanti agli occhi… proprio lui! Sam Sparrow o, mi perdonino i fan (e le fan) della serie piratesca,  Mort Rainey di “Finestra Segreta“, il film tratto da quello che è, a mio parere, uno dei migliori racconti del Re del Brivido e la lista potrebbe allungarsi a non finire.

"Quel giorno che incontrai Johnny Depp" di Amalia SantiangeliSì, insomma, cosa fareste voi se vi si presentasse davanti agli occhi Johnny Depp? E non Johnny Depp nel suo fulgore da Grande Star hollywoodiana ma nei panni di un “uomo normale”, stanco, stressato e desideroso solo di qualche ora di tranquillo anonimato? Ecco! La protagonista del racconto, un medico di base che convive felicemente si tramuta in una competentissima guida alla città di Torino e porta Johnny Depp, da lei trasformato, anche a causa di un “piccolo errore di traduzione” del cognome, nell’italianissimo Giovanni Profondo, in giro per locali e musei. La storia procede in maniera avvincente e frizzante fino al finale da favola che  mi guardo bene dal raccontarvi anche perché sennò dove starebbe il bello di leggere questo gustosissimo racconto, gustandovelo dalla prima all’ultima pagina?

Grazie a tutte e tutti voi per la pazienza e l’attenzione e arrivederci alla prossima occasione!

Buona notte e, come sempre, Buona lettura, magari proprio in compagnia di “Quel giorno che incontrai Johnny Depp” di Amalia Santiangeli, edito da flower-ed!

Con simpatia! 🙂

"Quel giorno che incontrai Johnny Depp" di Amalia Santiangeli

 

Review: Incontro

Incontro di Amalia SantiangeliIncontro by Amalia Santiangeli
My rating: 5 of 5 stars

Gli incontri sono le cose che più caratterizzano le nostre vite. Incontri con le persone, siano esse genitori, amici, fidanzato o fidanzata, marito o moglie, oppure semplici conoscenti magari incrociati una volta per caso e mai più rivisti. Ma anche incontri più particolari e speciali con sentimenti e stati d’animo. La raccolta di venti poesie, una più bella dell’altra, di Amalia Santiangeli intitolata “Incontro” ci parla proprio di questi incontri. O meglio dell’incontro, perché ognuno di questi incontri ha in sé un’unicità ed una particolarità che lo rende, appunto, unico e speciale, con persone, sentimenti e stati d’animo che hanno caratterizzato e tuttora caratterizzano la vita dell’autrice.
Ogni incontro del quale la bravissima Amalia Santiangeli ci rende partecipi ha la capacità di coinvolgerci nel profondo e commuoverci. Una raccolta di rara bellezza ed eleganza la cui lettura prende e sorprende il lettore ad ogni pagina entrando nel profondo del suo essere, del nostro essere, per non andarsene più. Di questa raccolta fa parte anche la poesia intitolata “Vorrei volare” di recente insignita della menzione d’onore al 5° Concorso Nazionale di Poesia d’Amore.

Incontro di Amalia Santiangeli

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Il pozzo di giardino

Il pozzo in giardino di Amanda SantiangeliAl termine di una faticosa salita in montagna un uomo si ritrova in un prato morbido e sterminato arricchito da un pozzo ricco di acqua fresca. L’uomo, il protagonista del racconto “Il pozzo in giardino” di Amalia Santiangeli edito e distribuito gratuitamente dalla Flower-ed Edizioni, decide di stabilirsi lì e di costruire lì la propria casa trasformando quel prato o parte di esso nel proprio giardino. Ad aiutarlo in questo suo progetto di vita sarà proprio il pozzo lì presente. Con l’acqua in esso contenuta impasterà la malta che servirà per costruire la sua casa, diluirà il colore col quale la dipingerà rendendola unica e personale e si disseterà. Il progetto è di quelli importanti e costerà fatica ma l’uomo sà, ne è convinto nel profondo, che con l’aiuto del pozzo questo grande progetto potrà essere realizzato nel migliore dei modi. Il tempo però passa anche per il protagonista del racconto e, purtroppo per lui, un giorno, un brutto giorno, cede alle insistenze di un giovane agricoltore che lo convince ad abbandonare il pozzo per andare alla ricerca di un ruscello che, a detta di quel giovane insistente e convincente, garantirà, meglio del pozzo, una riserva d’acqua.

Alla lunga, come ho detto, l’uomo, ormai invecchiato e stanco, cede alle lusinghe del giovane agricoltore che, quasi a volerlo premiare, gli fa dono di un pezzo di terra di fianco al suo, in mezzo al quale scorre, appunto, un ruscello. All’uomo sembra strano il non essersi mai accorto, in tutto quel tempo, della presenza di un ruscello così vicino al proprio terreno ma tuttavia abbandona presto quei ragionamenti e accetta il dono. Il buon vecchio pozzo cerca in tutti i modi di convincere l’amico a non abbandonarlo per andare in cerca di un ruscello che forse c’è e forse no e che comunque può rivelarsi assai volubile. Il pozzo mette in atto ogni possibile tentativo di far tornare sui propri passi l’amico perchè ha riconosciuto nel giovane agricoltore il Grande Lusingatore, ovvero come lo chiama la Bibbia l’Antico Avversario, detto in parole povere il Diavolo, ma il vecchio non sente ragioni e cede alle lunsinghe del Tentatore per eccellenza. Un giorno però trovandosi nella necessità di procurarsi dell’acqua per dissetarsi si accorge che il ruscello che scorreva così vivacemente nel terreno si è prosciugato. Il vecchio vede poco distante il pozzo ma conscio del dolore che col suo comportamento recente gli ha arrecato non osa avvicinarsi. Il vecchio pozzo però lo chiama a sé con la sua voce calma ed il vecchio torna al suo fianco e calato il secchio lo estrae pieno d’acqua. Un’acqua creatasi proprio grazie alle innumerevoli lacrime spese dal pozzo nel vano tentativo di fare resistere l’amico alle lusinghe del diabolico giovane.

Il pozzo in giardino di Amanda Santiangeli

Con questo splendido racconto Amalia Santiangeli ci regala una metafora della vita umana e dei pericoli di cadere in tentazioni che ci prefigurino una via più agiata rispetto a quella da noi intrapresa. Un racconto sull’importanza di rimanere sempre noi stessi non perdendo, per rincorrere futili lusinghe, la propria umanità.

Percorsi di maturazione nella scrittura e nei sentimenti

Recensione e riflessioni su “Scrivere è un po’ come amare” di Amalia Santiangeli

Scrivere è un po' come amare di Amalia SantiangeliQuello proposto da Amalia Santiangeli nel suo ebook “Scrivere è un po’ come amare” non è o non è solamente un vademecum di scrittura. Sì, è anche questo nella misura in cui l’autrice elargisce consigli, basati su esperienze personali, su come affrontare senza patemi e il più possibile in scioltezza il confronto spesso arduo e faticoso col foglio bianco, che sia a righe o di protocollo o un semplice foglio bianco (tipo quelli della stampante) poco conto, sul quale riversare le proprie composizioni di italiano, il più possibile in buon italiano (almeno si spera). Però oltre ai consigli di scrittura in “Scrivere è un po’ come amare” di Amalia Santiangeli c’è dell’altro, molto altro. C’è la realizzazione di un parallelo tra processo di maturazione nella scrittura e processo di maturazione nei sentimenti e nei nostri rapporti con gli altri. Il testo è organizzato con una cadenza stagionale, per così dire, nel senso che ognuno dei quattro capitoli che lo compongono porta il nome di una delle stagioni. Si inizia dalla primavera e qui Amalia Santiangeli ci racconta del suo rapporto conflittuale con le composizioni scritte ai tempi della scuola, composizioni che, pur non essendo negative, avevano in loro quel qualcosa che impediva loro di risultare pienamente gradite alle sue insegnanti, dalla maestra elementare via via fino all’insegnante delle superiori. Un’esperienza che ho condiviso io stesso quasi specularmente. Come anche il fatto di aver ricevuto in regalo un libro che spiegava come riuscire a comporre elaborati che potessero rispondere alle richieste degli insegnanti.

Scrivere è un po' come amare di Amalia SantiangeliL’agile ebook si snoda poi attraverso le altre tre stagioni dell’anno e, attraverso ricordi di famiglia, legati soprattutto ad una bisnonna paterna, citazioni di propri scritti, scritti di altri autori come la poesia “Soldati” di Ungaretti o ancora di un estratto tratto, scusate il bisticcio di parole, da una delle Lettere di San Paolo apostolo, si giunge all’ultima stagione dell’anno, l’inverno, stagione nella quale a livello personale “si ha bisogno degli altri” e a livello di scrittura, essendo l’inverno rapportato all’età adulta, si avverte se non la necessità quanto meno la tentazione di limare ed arricchire i propri scritti. In conclusione, facendo un passo indietro riporto quello che è forse, se non di sicuro, l’esercizio più utile a livello di scrittura ossia, partendo da una frase qualunque incentrata su un oggetto, magari su un oggetto che normalmente non ci direbbe granchè, proseguire via via con un processo di esplosione dei concetti e dei temi in modo da dar vita ad un testo sempre più corposo. A questo metodo fa da contraltare quello dell’implosione ovvero quello che prevede di sintetizzare in breve un concetto molto più corposo ed articolato. Di qui la citazione della poesia “Soldati“. Concludendo e stavolta sul serio mi sento di consigliare la lettura di “Scrivere è un po’ come amare” di Amalia Santiangeli, testo in offerta a € 1,99 fino a domenica prossima 13 luglio 2014, tanto sul sito della casa editrice, la Flower-ed, che su Amazon.it in quanto qui troverete spunti di riflessione a amplissimo spettro che vi potranno fornire suggerimenti per rapportarvi nel modo corretto con la scrittura e con gli altri.

Scrivere è un po' come amare di Amalia Santiangeli

Dalila Bellometti counsellor-artigiana della relazione

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