Review: Barbablù

Barbablù
Barbablù by Amélie Nothomb

My rating: 5 of 5 stars

Saturnine è una giovane ragazza la quale va ad coabitare con un uomo, un aristocratico, di origini spagnole nel palazzo di quest’ultimo. Il giorno nel quale lo spagnolo deve scegliere la nuova, nona, coinquilina le pretendenti accorrono in massa o quasi. La maggior parte è stata però attirata, non tanto dal prezzo convenientissimo per un alloggio nel centro di Parigi, 500 €, quanto dalla reputazione alonata di cupo mistero dell’uomo. Solo Saturnine sembra essere all’oscuro di quello che si vocifera nei confronti di don Elemirio Nibal y Milcar, così si chiama l’uomo.
Si racconta che le sue otto precedenti siano sparite senza lasciar traccia e questo ha contribuito a cucire addosso a don Elemirio la nomea di assassino. Quando viene scelta come nuova coinquilina di don Elemirio, Saturnine inizia con lui una serie di scaramucce, di duelli, attraverso i quali alla giovane preme, soprattutto, di mostrare che lei non ha alcun timore del suo coinquilino. Questi, appena Saturnine arriva sotto il suo tetto l’avvisa che da quel giorno in avanti ella potrà girare liberamente per tutte le stanze della casa tranne che nella Camera oscura. Don Elemirio aggiunge poi che se Saturnine violerà quel divieto lui se ne accorgerà e la punirà.
Nonostante il suo atteggiamento all’apparenza coraggioso e finanche spavaldo, le voci sul conto di Don Elemirio sembrano comunque pesare sulla convivenza. Quando però Don Elemirio cerca di spiegare Saturnine sfugge sempre quegli argomenti. Persino quando Don Elemirio la invita a denunciarlo nel caso lei creda alle voci che circolano su di lui Saturnine si rifiuterà, dando così al lettore, quantomeno a me l’hanno data, sia con questo rifiuto che col rifiuto, ostinato e costante, di voler conoscere la Verità di Don Elemirio, una sensazione di ignavia, quasi che anche il solo conoscere la verità sottintenda un obbligo, morale quantomeno, per la ragazza di agire di conseguenza; obbligo che lei rifugge.
In questo racconto che procede in un crescendo fino a culminare in un finale non scontato e oserei dire perfetto, i due protagonisti principali risultano perfettamente delineati e tratteggiati e danno vita, con le loro continue scaramucce, ad una storia che tiene avvinto il lettore. Mi sento di raccomandare questa lettura a tutti, anche a quanti, come me, non sono degli affezionati lettori di Amélie Nothomb.

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